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27 03 2013 | Rimini | Regge la trincea del sindaco Gnassi. Il dissidente Pironi non si presenta al consiglio sull'urbanistica

Mercoledì, 27 Marzo 2013

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Regge la trincea del sindaco Gnassi. Il dissidente Pironi non si presenta al consiglio sull'urbanistica


Ieri, il consiglio che ha bocciato le varianti ai piani particolareggiati Celle e Santa Giustina (e probabilmente rimetterà in discussione la fattibilità dei piani stessi). Ieri, una maggioranza intimorita dagli improperi e dagli sguardi taglienti del primo cittadino, costretto a guidarla quasi passo a passo.
Che la situazione non fosse semplice per Andrea Gnassi era fin troppo chiaro: da una parte, il rischio di non poter svolgere il consiglio per mancanza di numero legale, con il conseguente arrivo del commissario ad acta, perlomeno per il piano Celle; dall'altra, quello di andare sotto nella votazione se i dissidenti fossero riusciti ad aggregare altri consensi interni.


Al numero legale, "nascosti" i grillini e la maggior parte del Pdl, ci hanno pensato Eraldo Giudici del Pdl e Gioenzo Renzi di Fratelli d’Italia (assieme a Fabio Pazzaglia di Sel). Per quanto riguarda i voti invece, si sapeva già che Bertino Astolfi (Rimini per Rimini) avrebbe votato a favore delle varianti, si sapeva già che Stefano Brunori sarebbe stato assente (e comunque favorevole ai piani). Non si sapeva che Giovanni Pironi avrebbe disertato: ha sempre sostenuto i piani e si pensava che avrebbe votato a favore, ieri sera. C'è anche qualcuno nella maggioranza che è entrato pensando di votare a favore dei piani e all’appello ha invece detto no.


Samuele Zerbini al momento del voto è uscito dall’aula. “Siamo d’accordo con la battaglia del sindaco, ma esistono imprese, persone e aziende che in questi anni hanno lavorato in accordo con gli uffici del Comune. Il piano era frutto di scelte condivise con l’amministrazione e io penso che non si possano trattare cosi cittadini e professionisti”, è la posizione di Zerbini che evidenzia poi quello che è il vero inghippo nello stallo urbanistico della città. “Dovremmo ripartire il prima possibile con la rigenerazione urbana piuttosto che perdere quattro mesi dietro a queste varianti e arrivare a prendersela con delle persone che pagheranno alla fine per tutti quanti”.


Nel dettaglio la votazione per appello nominale ha registrato il voto favorevole dei consiglieri Astolfi, Casadei, Cingolani, Giudici, Marcello, Moretti, Piccari Valeria, Renzi. Contrari, oltre al sindaco Gnassi, i consiglieri Agosta, Allegrini, Angelini, Bertozzi, Donati, Fraternali, Gallo, Galvani, Giorgetti, Mancini, Mazzocchi, Morolli, Pazzaglia, Piccari Enrico, Turci, Zoffoli.
Da registrare quindi anche la conversione sulla via del masterplan, nel giro di pochi mesi, del capogruppo del Pd Marco Agosta. Se è vero che il sindaco pensa di mandare a casa l’attuale assessore all’urbanistica Roberto Biagini, visti i noti dissapori tra i due, potrebbe liberarsi un posto per Agosta in giunta, che di urbanistica se ne intende.


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